Territorio
Comunale di Militello Rosmarino
Il territorio comunale di Militello
Rosmarino,esteso ha 2967,confina a nord
con S.Agata Militello,ad est con S.Marco
d’Alunzio e Alcara Li Fusi,a sud ed
ovest con S.Fratello,in corrispondenza
del crinale dello Inganno fra le valli
del Rosmarino e geograficamente è
compreso tra le coordinate 37°55’ e
38°05 di latitudine e 14°34 e 14°32 di
longitudine; altimetricamente si estende
da quota s.l.m. 39 a nord a quota 1491 a
sud,con una giacitura declinante verso
nord (con una parte del territorio che
si affaccia sul mar Tirreno) e,verso est
(con una ripida scarpata sulla valle del
Fiume Rosmarino,l’antico chida).
A sud il territorio offre alla vista lo
spartiacque dei Nebrodi,con il massiccio
del monte Soro (mt.1847) e con le
propaggini nord orientali dei boschi dei
Nebrodi.
La parte settentrionale del territorio
presenta due emergenze
caratteristiche:la rocca sul vertice del
colle (mt.422) dove sorge l’abitato di
Militello,una volta sormontata dal
palazzo baronale,affacciantesi a
precipizio sulla valle del Rosmarino;il
monte Scurzi (mt.484) con la sua
inconfondibile sagoma scoscesa a forma
di cono,assolutamente privo di
vegetazione,dominante il declivio verso
la spiaggia,sulla cui vetta sono state
identificate tracce di un abitato di
epoca protostorica (fra la tarda età del
bronzo e quella del ferro).
Il territorio è attraversato da numerosi
piccoli corsi d’acqua di natura
torrentizia,in gran parte tributari del
fiume Rosmarino e in minore quantità dei
torrenti che versano direttamente sul
Tirreno,attraversando il territorio di
S.Agata Militello,compresi fra le
maggiori valli del Rosmarino e
dell’Inganno.
La natura
geologica del territorio è,come quella
del massiccio dei Nebrodi,
arenaceo-argillosa,con affioramenti di
masse più resistenti di calcari,che nel
profilo quasi dovunque morbido del
paesaggio emergono con appicchi aspri e
arditi. (prima parte) Il centro
capoluogo è collegato con S.Agata
Militello attraverso la provinciale
S.Agata-Alcara Li Fusi,alla distanza di
8 km.dal bivio sulla ss.113
Messina-Palermo.
Il territorio è inoltre attraversato da
numerosi trazzere,alcune delle quali
recentemente trasformate in rotabili,e
mulattiere,che costituiscono una fitta
rete di collegamento tra il centro
capoluogo e i numerosi nuclei rurali
disseminati specie nella parte
settentrionale e costituenti un
interessante sistema di habitat
sparso,con una popolazione da antico
tempo fortemente legata all’attività
agricola, da cui trae sostentamento come
fonte primaria e per associazione con
altre attività.
Il territorio è intensamente coltivato:
a valle con colture arboree,fra cui
prevale l’ulivo e il frutteto; verso
monte, con zone cerealicole intermedie e
con colture boschive a tipo
silvo-pastorale,caratteristiche del
sistema nebrodense,fra le quali è
presente,lungo il confine orientale,(tra
Portella Maullazzo e Cozzo dei
Balestreri).
|